PARTE IN COSTRUZIONE
Dati Tecnici del Progetto
STATO GENERALE DEI LUOGHI E MANUFATTI - ELEMENTI E PIANTA DEL PROGETTO
La Chiesa di Santa Maria della Cella e San Martino ha dimensioni esterne in pianta di circa 21 x 57 m e presenta uno schema planime-trico a tre navate, con un profondo presbiterio che termina nell’abside semicircolare, inglobato nei volumi presenti sul retro dell’edificio e af-fiancato da due cappelle laterali e da locali accessori. A sinistra del presbiterio si eleva il campanile a pianta quadrangolare; una porta in fondo alla navata sinistra consente l’accesso a quello che resta dell’ex-portico voltato, oggi completamente chiuso, tramite il quale è possibile raggiungere le opere parrocchiali dislocate su differenti livel-li nella parte ovest e nord del complesso religioso. La manica sud del chiostro ha dimensioni esterne pari a circa 18 x 4 m, mentre quella ovest (molto più rimaneggiata nei secoli) pari a circa 9 x 4 m; i locali parrocchiali siti nella parte settentrionale occupano la parte bassa di un edificio residenziale risalente al secondo dopoguerra, di dimen-sioni esterne in pianta circa 33 x 12 m, che rievoca in qualche modo la “manica” nord del chiostro.Il cortile un tempo sede di quest’ultimo è costituito da uno spazio a pianta trapezoidale, di dimensioni in pianta pari a circa 13 x 18,5 m, accessibile sia dalla manica sud che dai locali parrocchiali lato nord. Su di esso affaccia, in posizione ribassata di circa 1,00 m, l’antica Chiesa di Sant’Agostino, raggiungibile mediante una rampa di scale che scende a ridosso della facciata e permette l’accesso all’intercapedine che circonda per buona parte l’edificio. La chiesetta ha dimensioni esterne in pianta pari a circa 12 x 6 m e presenta una pianta a navata unica coperta da due volte a crociera con un piccolo abside semicircolare.
ELEMENTI CONOSCITIVI DEL PROGETTO
Il progetto ha l’obbiettivo di ‘’liberare’’ e conferire la giusta importanza alla chiesetta, che si trova attualmente a un piano di calpestio più basso rispetto al piano del cortile. Con un minimo abbassamento dell’attuale quota del chiostro si può rendere più godibile la vista della facciata della chiesa per chi vi accede dalla chiesa della Cella. Il raggiungimento delle quote delle sale attorno al chiostro e della cappella avverrà tramite un sistema di rampe e gradini, si prevede inoltre la creazione di una rampa che dal chiostro raggiunga il cortile posto sul retro della chiesa della Cella, da cui si può imboccare l’uscita verso via Buranello. Inoltre, si prevede la possibilità di aprire le tamponature delle arcate del chiostro e delle soprastanti finestre e inserire dei nuovi infissi a tutto vetro. Vi è la probabilità che l’abbassamento delle quote della piazza riveli le fondazioni dei vecchi pilastri su cui si impostava il braccio del chiostro ceduto durante i bombardamenti che colpirono il complesso alla fine della Seconda Guerra Mondiale, tale conformazione si potrebbe comunque suggerire mediante l’inserimento di un elemento leggero, come una pergola, che ricalchi l’andamento delle campate del chiostro. L’obbiettivo infatti è quello di mostrare al visitatore il monumento come un palinsesto, che è stato oggetto di numerose trasformazioni ma che col passare degli anni si sono confuse, al fine di rendere leggibile quello che è stato il processo di trasformazione del manufatto, che oggi sembra quasi svincolato dal contesto nel quale è inserito.
PIANTA DEL PROGETTO
PIANTA DEL PROGETTO SCALABILE